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📰 Si è svolta nel mese di luglio 2022 la seconda campagna di scavo nel Complesso dei Riti Magici (Pompei, II, 1, 11). La ricerca sul campo si è articolata in tre saggi all’interno del giardino. In prossimità del muro di cinta del complesso lungo Via di Nocera è proseguita l’indagine nei saggi aperti nel 2021, mentre un nuovo saggio è stato posizionato dalla parte opposta, lungo il muro di un vano che affaccia sul giardino.

Lo scavo ha messo in luce i resti di strutture, in continuità con quelle indagate durante la precedente campagna e con quelle ancora visibili nella cortina muraria che perimetra il giardino, appartenenti a due edifici a pianta rettangolare fortemente allungata in direzione Est-Ovest, che mostrano i segni di successive ristrutturazioni e riorganizzazioni dello spazio, talvolta accompagnate da deposizioni votive.

Particolarmente interessanti alcuni frammenti di intonaci decorati rinvenuti nel nuovo saggio, all’interno di un vano originariamente collegato a quello attualmente aperto sul giardino: lacerti che attestano la decorazione in primo stile di quest’ultimo ambiente, oggi completamente bianca, ma originariamente dipinta in verde, rosso, viola, giallo.

In contemporanea con lo scavo del Complesso dei Riti Magici, si sono svolte le consuete prospezioni geofisiche condotte dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che quest’anno hanno interessato la Palestra Grande e diverse abitazioni della Regio II che affacciano su via di Nocera.

📰Si è conclusa il 24 luglio la sesta campagna del PRAEDIA Project. Le indagini di quest’anno si sono concentrate nel Complesso dei Riti Magici con l'obiettivo di verificare la sequenza degli interventi edilizi che, a partire dall’edificazione dell’insula con abitazioni a schiera di età sannitica (III-II secolo a.C.), hanno portato alla definizione planimetrica finale di questo particolarissimo edificio, non una casa, ma una struttura destinata nella sua ultima fase di vita a ospitare il culto di origine tracia del dio Sabazio.

I risultati ottenuti, seppur preliminari, appaiono di grande interesse: è stato possibile riconoscere non una, ma diverse fasi costruttive delle case sannitiche e apprezzare la volontà degli abitanti di queste domus di ritualizzare un’operazione di disattivazione e successiva ristrutturazione edilizia. Gli scavi previsti nei prossimi anni e lo studio del materiale archeologico nel suo complesso, vale a dire ceramica, monete, vetri, rivestimenti parietali, etc., apporteranno ulteriori e fondamentali informazioni per meglio comprendere l’articolazione interna delle residenze e determinare di conseguenza tipologia e funzione dei vani delimitati dai muri portati alla luce.

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A partire dal 4 luglio 2022 prenderà il via la nuova campagna di indagini archeologiche del progetto “Pompeian Residential Architecture: an Environmental, Digital, and Interdisciplinary Archive” (PRAEDIA).

Come nel 2021, l’attività si concentrerà sul Complesso dei Riti Magici, che si apre su via di Nocera e occupa la parte centrale dell’Insula 1 della Regio II. Messo in luce tra il 1953 e il 1958, il complesso deve il suo nome ad alcuni oggetti rinvenuti al suo interno, in particolare due mani in bronzo decorate con figure animali e vegetali, due crateri con la medesima simbologia e due riproduzioni di serpenti in ferro. L'edificio, che nell'ultima fase di vita della città doveva ospitare un santuario destinanto al culto di origine orientale del dio Sabazio, fu interessato da complesse vicende edilizie. Proprio le verifiche stratigrafiche condotte nel 2021 hanno permesso di raccogliere importanti dati su alcune di queste fasi e di evidenziare i resti spoliati di strutture abitative, demolite per fare spazio al santuario. Le indagini in programma nel mese di luglio si pongono dunque l'obiettivo di veriricare ulterioremente la natura di tali strutture e di definirne cronologia e planimetria.

Parallelamente, una nuova campagna di indagini geofisiche, condotte in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, proseguirà nella mappatura del sottosuolo della Regio II, estendendosi anche all'area della Palestra Grande. 

📰Parte il 5 luglio 2021 la nuova campagna di indagine archeologica del progetto “Pompeian Residential Architecture: an Environmental, Digital, and Interdisciplinary Archive” (PRAEDIA). Conclusa la ricerca sui Praedia di Giulia Felice grazie alle campagne di prospezioni e scavi negli 2016-2020, l’attività si focalizza da quest’anno sul Complesso dei Riti Magici, che si apre su via di Nocera e occupa la parte centrale dell’Insula 1 della Regio II. La struttura, messa in luce tra il 1953 e il 1958, deve il suo nome ad alcuni oggetti rinvenuti al suo interno, in particolare due mani in bronzo decorate con figure animali e vegetali, due crateri con la medesima simbologia e due riproduzioni di serpenti in ferro. Inizialmente si pensò che queste suppellettili appartenessero a una sibilla, che qui svolgeva i propri riti. Studi recenti hanno invece ipotizzato che l’edificio, dal 62 d.C. fino al momento della sua distruzione causata dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., fosse destinato alle celebrazioni del culto di origine tracia del dio Sabazio, venerato anche dal proprietario di una domus vicina, che possedeva un busto in bronzo del dio. In effetti, questo vasto complesso, composto da tre ampie aree aperte sulle quali si aprono piccole stanze secondo una planimetria peculiare, può essere difficilmente identificato come semplice domus.  Oltre che per quest’ultima fase di vita, il Complesso dei Riti Magici si presenta interessante per tutta la sua storia edilizia. Si suppone infatti che questa singolare struttura si imposti su un’area originariamente occupata da tre “case a schiera” costruite fra il III e il II secolo a.C., successivamente accorpate a formare un’abitazione più grande, ristrutturata e riorganizzata a più riprese nei secoli. Proprio la ricostruzione di questa storia è la finalità della nuova campagna di ricerca del PRAEDIA Project, che a luglio si concentrerà sullo scavo delle aree aperte del Complesso dei Riti Magici. 

Lo scavo sarà preceduto da una campagna di misurazioni geofisiche, che avrà luogo il 21 giugno e sarà condotta dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

📰Nel mese di marzo 2021 è stata approvata la nuova convenzione tra il Parco Archeologico di Pompei, la Scuola IMT Alti Studi Lucca - Centro LYNX, il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). La nuova convenzione, della durata di tre anni, consentirà di proseguire le indagini avviate nel triennio precedente e di e estendere le ricerche in altri complessi della Regio II.

📰Il 6 gennaio 2021 PRAEDIA Project ha partecipato al 2021 Virtual Annual Meeting dell'AIA/SCS, con un contributo dal titolo "Pompeian Residential Architecture: Environmental, Digital, Interdisciplinary Archive (PRAEDIA). The 2019-2020 fieldwork campaigns". In questa occasione sono stati presentati i principali risultati delle indagini geofisiche nell'hortus dei Praedia Iulia Felicis, nonché le maggiori acqusizioni delle due campagne di scavo condotte nel 2019 e nel 2020 nel grande giardino di questo edificio.